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La bilancia o bioimpedenziometria?


Se anche tu sei tra quelli il cui buongiorno dipende dal numero che compare sulla bilancia al mattino, allora ti consiglio di continuare a leggere…


Il peso, come numero assoluto, ormai è assodato che non corrisponde alla “forma ottimale”. Se quindi la bilancia è un indicatore, dobbiamo necessariamente tener conto di uno degli strumenti più utili a riguardo: la bioimpedenziometria .

Si tratta di una metodica utilizzata al fine di valutare la reale composizione corporea (massa grassa, massa magra, acqua totale, ecc) al di là semplice indice di massa corporea (BMI) che mette in relazione il peso con l'altezza e ciò spiega perchè soggetti con BMI ideale non sempre sono in quello che potremmo definire un ottimale stato di salute funzionale.

Partiamo intanto ad analizzare su quale principio base si fonda la bioimpedenziometria (BIA).

La BIA misura l'impedenza del corpo, ossia la resistenza dei suoi componenti al passaggio di una corrente elettrica a bassa potenza ed alta frequenza (50 Hz).

A livello pratico vengono utilizzati 4 elettrodi posizionati sul dorso delle mani e dei piedi. A questi elettrodi vengono collegati dei fili conduttori attraverso i quali viene fatta passare una corrente elettrica che va ad attraversare i vari distretti corporei.

Ricordiamo che si tratta di un test indolore, ma analitico e specifico, in quanto questo test scientifico si basa sul principio secondo il quale tutti i tessuti biologici del nostro organismo possono comportarsi rispettivamente da conduttori buoni, cattivi o additittura non conduttori, un po' come se fossero degli isolanti. Nello specifico è stato dimostrato che le soluzioni intra ed extracellulari dei tessuti muscolari sono ottimi conduttori a differenza delle ossa e del tessuto adiposo che mimano dei veri e propri ostacoli al passaggio della corrente.

E' assolutamente necessario premettere che bisogna tenere conto di quelli che sono i parametri di idratazione del soggetto, piuttosto che il peso, l'altezza e il sesso.

Questo tipo di indagine risulta utile in un'infinità di casi a partire da quelle situazioni in cui si cerca di ottenere un calo ponderale o in situazione di ritenzioni localizzate anche in soggetti normopeso, o ancora in soggetti che presentano infiammazioni generali cronicizzate.

Gli stessi sportivi, pur seguendo allenamenti costanti e diete strettamente mirate al mantenimento di un buon tono muscolare, non sempre riescono ad avere una giusta distribuzione di massa magra e grassa ed una corretta idratazione. Questo risulta ben visibile dai risultati di una BIA che può pertanto risultare anche utile in stati di deperimento fisico o comunque di uno scarso rendimento muscolare.

Questa analisi permette pertanto di andare a lavorare nella direzione di correggere eventuali carenze di macronutrienti o micronutrienti come vitamine, minerali, carboidrati, grassi e proteine senza dimenticare l'acqua essenziale per tutte le funzioni organiche.

In definitiva la BIA ci dà un'analisi qualitativa e non solo quantitativa.

Non è solo il peso a dirci se siamo in uno stato di benessere o meno, ma anche la precisa suddivisione interna e quindi se abbiamo una sufficiente massa muscolare, una corretta massa grassa ed un'ottimale idratazione dei nostri stessi muscoli che diversamente possono incorrere più facilmente in infiammazioni.

Questo ci permette ad esempio di valutare se una serie di allenamenti vanno nella giusta direzione e quindi tesi ad aumentare la massa muscolare a discapito di quella grassa.

Il corpo umano è spesso paragonato ad una macchina e, in quanto tale, è costituita da segmenti in relazione tra loro che, per funzionare, devono essere in giusti rapporti.

Ecco quindi l'utilità di una BIA anche in pazienti diabetici di tipo 2, laddove spesso la massa corporea non è corretta per determinati squilibri metabolici. Questo può risultare uno strumento utile per vedere se la dieta osservata porta disequilibri.

La BIA è in definitiva un strumento rapido ed indolore per analizzare nel dettaglio la nostra composizione corporea ed individuare al meglio le soluzioni per mantenere un buono stato di efficienza fisica, che permetta quindi di conseguire un ottimale benessere.




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